Come stanno le api?

Satelliti, sensori e biodiversità di una vigna

Buona Pasqua.  

La vite, come sappiamo, è una pianta autoimpollinante e quindi non ha bisogno delle api per riprodursi.

Eppure agronomi, proprietari di vigneti, produttori di vino e comunicatori si stanno sempre più occupando delle api. Il mondo del vino ha più di un motivo per farlo. Ne parliamo in questa WineLetter.

-Stefano Labate

I NUMERI

  • Le api sono responsabili del 70% dell'impollinazione delle specie vegetali (Ispra)

  • La produzione agricola è aumentata del 30% negli ultimi cinquant'anni grazie agli insetti impollinatori (Ispra)

  • La presenza di api nelle vigne può ridurre fino al 10% il tasso di malattie delle piante, come la botrite (3Bee)

LE PAROLE DI WINELETTER

Biodiversità

s. f. [comp. di bio- e diversità]. – In biologia, la coesistenza (misurabile con specifici metodi statistici) di varie specie animali e vegetali in un determinato ecosistema; è detta anche diversità biologica.

-Treccani Vocabolario

Hai mai ascoltato le api?

Le api svolgono un ruolo fondamentale nella salvaguardia della biodiversità, minacciata dai cambiamenti climatici e dalle attività umane, incluse quelle del settore agroalimentare e del vino.

Ne abbiamo parlato con Tommaso Tedeschi di 3Bee, una "nature-tech company" che utilizza tecnologie innovative per la tutela della biodiversità, concentrando l'attenzione sugli impollinatori e le api.

Esistono così diversi argomenti che legano le api al settore del vino, e le tecnologie stanno offrendo delle soluzioni nuove in questo ambito.

In modo particolare, ci sono tre cose che mi pare di aver capito durante la nostra chiacchierata.

Le api sono al centro delle relazioni tra il mondo animale e vegetale, svolgendo un ruolo fondamentale nella biodiversità degli ecosistemi. Questa consapevolezza mi ha ricordato che noi esseri umani non siamo gli unici protagonisti del nostro ambiente, ma parte di un intricato sistema di interazioni in cui non siamo poi così centrali.

“La biodiversità è l'insieme di tutte quelle specie animali e vegetali che fanno parte di un habitat e di tutte le relazioni che intercorrono tra queste specie”.

La seconda cosa che mi ha colpito è stata la scoperta che le api non bucano gli acini d'uva, come spesso si crede. Al contrario, riparano gli acini già danneggiati da altri insetti o da eventi naturali. Utilizzano la loro bava per chiudere l'acino, proteggendolo dalla proliferazione di funghi e malattie. Questo processo di riparazione contribuisce a preservare la salubrità e la qualità del raccolto.

Infine, mi ha affascinato l'idea di poter ascoltare le api.

Attraverso l'utilizzo di sensori acustici, è infatti possibile registrarne il ronzio e comprendere la loro presenza e attività nelle vigne. Questo processo non solo fornisce i dati scientifici utili a determinare il grado di biodiversità in una vigna e a prevedere puntuali azioni per la rigenerazione della stessa, ma crea anche un legame emotivo con il mondo delle api. Poter poi ascoltare queste registrazioni, ad esempio attraverso un QR code sull'etichetta di una bottiglia di vino, può rappresentare un valore aggiunto per un consumatore consapevole, qualcosa che arricchisce una informazione o una certificazione.

Tommaso Tedeschi

Durante la conversazione, Tommaso ha condiviso dettagli sul protocollo innovativo sviluppato dalla sua azienda per valutare e migliorare la biodiversità nelle vigne. Questo protocollo, sviluppato con partner diversi tra cui l’ESA, il CREA, l’Università di Torino e l’Ente di certificazione Bureau Veritas, utilizza tecnologie satellitari, per mappare la biodiversità vegetale, e sensori acustici per registrare il suono delle api che, come dicevamo, fornisce dati oggettivi e precisi sul livello di biodiversità.

“Piccole pratiche rigenerative, come la piantumazione di boschetti e l'inerbimento, possono aumentare significativamente il livello di biodiversità nelle aziende agricole”

Tommaso Tedeschi

L'implementazione di protocolli per la biodiversità offre alle aziende anche la possibilità di distinguersi. Le aziende possono certificare e comunicare il loro impegno coinvolgendo i consumatori sensibili a questi temi.

Ci sono due approcci diversi che una azienda può avere nell’adozione di un protocollo.

Fattoria La Maliosa, in Toscana, ha voluto ottenere una certicazione spendibile rispetto al pregresso impegno verso la biodiversità nelle vigne. Un’altra azienda, Costa Arente, ma qui siamo in Veneto, nella zona dell'Amarone della Valpolicella, ha voluto invece sviluppare di più la biodiversità nei suoi terreni.

In conclusione, c’è un ruolo essenziale delle api nella biodiversità e nel settore vitivinicolo. Oggi le nuove tecnologie e i protocolli per acquisire dati e mettere in campo azioni concrete offrono alle aziende la possibilità di salvaguardare e sviluppare quantità e qualità dei raccolti, comunicare il proprio impegno verso la sostenibilità ambientale e supportare concretamente la conservazione responsabile degli ecosistemi nei territori.

Se vuoi ascoltare tutta la conversazione con Tommaso la trovi in podcast nell’ultimo episodio di Wine Hub.

ASCOLTA

👇  Ascolta: Wine Hub è un podcast di WineLetter con una intervista a settimana sul vino che cambia. 🎙️ Nell’ultimo episodio parliamo di api e biodiversità nelle vigne e nelle aziende agricole con Tommaso Tedeschi.

Info-box

"Sebbene la vite si autoimpollina, la ricerca mostra che i migliori vini sono prodotti da terreni ricchi di vita. La biodiversità incrociata e un microbioma ricco di sostanze nutritive contribuiscono in modo determinante alla salute a lungo termine del vigneto e alla complessità dei sapori del vino, eliminando la necessità di pesticidi e fertilizzanti sintetici”

Why are bees important in the vineyard? - Decanter

10 COSE DA SAPERE

Il 40% degli insetti impollinatori è a rischio di estinzione.

I principali agenti negativi sono:

  • Pesticidi

  • Cambiamenti climatici

  • Distruzione di habitat

  • Specie esotiche invasive

  • Parassiti

In questo video del WWF ci sono 10 curiosità sugli insetti impollinatori e sul perché dobbiamo occuparcene per preservare la biodiversità del pianeta e la nostra salute.

20 MAGGIO: GIORNATA MONDIALE DELLE API

Per aumentare la consapevolezza sull’importanza degli impollinatori, sulle minacce che devono affrontare e sul loro contributo allo sviluppo sostenibile, l’ONU ha designato il 20 maggio come Giornata mondiale delle api.

PER APPROFONDIRE

Le api e il vigneto: dalla contrapposizione alla sinergia

Stralcio di un contributo in occasione della 14a Giornata tecnica della vite e del vino svoltasi a San Michele all’Adige il 14 dicembre 2021 presso Fondazione E. Mach.

Report dagli atti del convegno

Le api nei vigneti: indagini preliminari

Tesi. Relatore Prof. Carlo Duso, Laureanda Giulia Vittoria Malenza.

Tesi Università di Padova

SCRIPTA MANENT

Due testi classici sull’apicoltura in edizioni d’epoca

  • Carlo Perucci, Nuova guida pratica per l’apicoltore novizio, Cingoli, 1903

  • Michele Balsamo Crivelli, Storia naturale e coltivazione dell’ape, Milano, 1864

POP
Se il vendicatore al cinema fa l’apicoltore

Ho trovato curioso che il nostro eroe stavolta allevi api. E che si faccia chiamare The Beekeeper.

Parliamo di un film. Chi lo ha visto - proprio in questi giorni arriva al cinema in Italia - spiega che alla fine si tratta del solito “action movie” in cui Jason Statham spara, corre e ammazza i cattivi.

Nel 2017 una giovane ape era protagonista di BeeMovie, ma allora si trattava di animazione, per famiglie e bambini essenzialmente. Il fatto che adesso Hollywood ripensi alle api e trasformi un uomo sostanzialmente buono e dedito ad arnie, alveari e miele in un vendicatore determinato ci dice forse qualcosa del sentimento di simpatia e difesa che stiamo nutrendo oggi verso per le api.

Il trailer del film su YouTube - The Beekeeper

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